L’at. 50 della nostra Legge sul Diritto d’Autore recita:
Se il produttore non porta a compimento l’opera cinematografica nel termine di tre anni dal giorno della consegna della parte letteraria o musicale, o non fa proiettare l’opera compiuta entro tre anni dal compimento, gli autori di dette parti hanno diritto di disporre liberamente dell’opera stessa.
Retrocessione dei diritti all’autore
La retrocessione dei diritti sull’opera e il potere di disporne liberamente è una grande facoltà per l’autore che, dopo 3 anni se l’opera non è stata realizzata, è libero di rivenderla. La legge lo prevede per fare in modo che il produttore cinematografico si dia da fare in breve tempo per realizzare il film. Solitamente, nei contratti di produzione, si prevede una deroga all’art. 50 LdA e un allungamento del termine previsto dalla legge che viene generalmente esteso a 10 anni.
La retrocessione dei diritti in Colazione da Tiffany
Il diritto di fare un prequel o un sequel o una serie televisiva di Colazione da Tiffany, ispirata al classico del cinema del 1961, è oggetto di una causa di recente intentata contro la Paramount Pictures.
Capote scrittore
Pochi anni prima di morire, Truman Capote, autore del romanzo breve del 1958 Colazione da Tiffany, che funge da base per il film, ha istituito un fondo di beneficenza (charitable trust.) Ora, Alan Schwartz (l’attore querelante), il fiduciario del fondo, sostiene che i diritti sulla proprietà siano tornati all’esecutore di Capote, morto nel 1984 e poi siano stati trasferiti all’ente di beneficenza.
Nel 1991, il querelante e la Capote Estate hanno stipulato un accordo con la Paramount, in base al quale la Paramount ha opzionato alcuni diritti di sequel e prequel del film. L’accordo prevedeva che, se non fosse stato prodotto un film entro un certo periodo di tempo, i diritti sarebbero retrocessi al querelante
Truman Capote Film
Poiché nessun film è stato realizzato, Schwartz ne rivendica la proprietà .
La Paramount contesta sostenendo:
che non si è verificata alcuna retrocessione, considerato che Paramount aveva il diritto, ma non l’obbligo, di produrre il film e che ha acquistato questo diritto per $ 300.000,00
Anche il film La Finestra sul cortile (Rear Window) di Hitchcock, tratto dal racconto di Cornell Woolrich con lo stesso titolo, negli ani 90, è stato oggetto di una disputa simile a quella di Colazione da Tiffany, giunta sino alla Corte Suprema. L’oggetto era sempre la retrocessione dei diritti all’autore del libro.
Basandosi sulla precedente decisione della Suprema Corte in merito alla suddetta causa, la Paramount era stata costretta a negoziare un nuovo accordo con i successori di Truman Capote, rischiando di perdere per sempre il diritto di sfruttare “il suo originale Colazione da Tiffany.” Di questa rinegoziazione, che ha portato all’accordo del 1991 che l’attore ritiene abbia aperto la porta alla rivendicazione dei diritti sul sequel, si legge nella denuncia (leggi qui).
L’ente di beneficenza afferma di aver ricevuto numerose offerte di centinaia di migliaia di dollari più un backend per l’impegno con i produttori su una potenziale serie televisiva Breakfast at Tiffany. Ma Paramount ha sollevato delle obiezioni interrompendo le negoziazioni.
Secondo la denuncia , il presidente della Paramount, Jim Gianoulos, preferisce un lungometraggio a una serie TV: ha una sceneggiatura e ha intenzione di vendere il progetto a una piattaforma di streaming. La Paramount non si è costituita al momento, ma la causa stabilirà se davvero la Paramount ha il diritto senza limiti di tempo di produrre un nuovo film.
Lo Studio Legale Dandi fornisce assistenza legale in diverse aree di competenza. Dai un'occhiata ai nostri servizi oppure contattaci!