Perchè e come registrare un nome o un cognome come marchio?
Registrare un nome marchio
L’art. 7 CPI (Codice della Proprietà Industriale) ci dice che possono essere registrati come marchio
tutti i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese.
Tuttavia, per depositare un nome di persona e registrarlo come marchio, le varie normative nazionali pongono spesso dei limiti di natura diversa.
Registrazione nome in Italia
Per quanto riguarda la normativa italiana, l’art. 8 CPI prevede che i nomi di persona diversi dal nome di chi chiede la registrazione, possono essere registrati a condizione di non ledere la fama, il credito o il decoro di chi ha diritto a portare tali nomi. Se questi nomi appartengono a personaggi famosi possono essere registrati solo dalla persona famosa o con il suo consenso.
Registrare nome azienda
Posso registrare nome o cognome come marchio della mia azienda? Certamente, perlomeno in Italia e in Europa. La registrazione di un marchio è prevista per tutti i segni rappresentabili graficamente, compresi i nomi di persone, purché capaci di distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese.
Se il tuo marchio coincide con il cognome ti consiglio di registrarlo per proteggerlo. Esiste l’errata convinzione che l’uso del proprio nome o cognome non possa essere impedito.
Registrare come marchio il proprio nome o cognome, ha il vantaggio che il diritto alla tutela del marchio è immediatamente rivendicabile, mentre il diritto al nome può essere tutelato solo in sede giudiziale.
Se il tuo cognome risulta già da altri registrato come marchio, ovviamente per lo stesso settore merceologico, potrai utilizzarlo solo nella denominazione della tua ditta e non per contraddistinguere i tuoi prodotti o servizi.
Cosa vuol dire? Che, ad esempio, il tuo cognome potrà comparire sul bene solo se in caratteri ridotti, magari preceduto dal termine ditta o accanto all’indirizzo della tua azienda. In tal caso i prodotti o servizi dovranno avere un loro marchio diverso dal cognome.
Registrare il nome di tuo figlio come marchio
Registrare come marchio il nome di tuo figlio? Lo hanno fatto Victoria Beckham: ha trasformato la figlia Harper, di soli 5 anni, in trademark per capi d’abbigliamento, make-up e giocattoli. Anche Beyoncè e Jay-Z si sarebbero rivolti allo United States Patent and Trademark Office (letteralmente ‘Ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi di fabbrica’) per registrare ufficialmente il nome della figlia, Ivy Blue, e ottenerne così l’esclusiva. I Beckham non sono solo una famiglia celebre e di enorme successo: ora ogni suo membro è parte di un marchio.
Tutto è iniziato nel 2000, quando David Beckham ha registrato il suo nome, seguito dalla moglie Victoria nel 2002. L’ex Spice ha poi deciso di rendere anche i figli Brooklyn, Romeo e Cruz parte del brand Beckham.
Ma per l’ultima arrivata, Harper, è andata decisamente oltre!
La più piccola di casa Beckham, a soli 5 anni, ora è un trademark registrato. Questo significa che il nome della bambina potrà essere utilizzato per un range specifico di prodotti, in questo caso moda, make-up e giocattoli.
Una scelta di pura apparenza? Non esattamente
La moda ha tolto il sorriso a Victoria Beckham. Il marchio Harper Beckham infatti è stato registrato anche nell’industria dell’entertainment. In questo modo, se la figlia di Victoria volesse iniziare una carriera nella musica o addirittura diventare una stilista come sua madre, con un brand a suo nome, avrebbe la strada spianata nel fashion system (come se non fosse già così!). Dopotutto, è proprio la piccola ad aver ispirato l’ultima collezione di Victoria Beckham in collaborazione con Target.
Un Marchio di fabbrica
La mossa di Vic e David è sacrosanta, ai fini del controllo della propria immagine. Un marchio di fabbrica potente come quello dei Beckham si regge su dinamiche complesse, hanno gli occhi del mondo intero puntato su di loro e, soprattutto in tempi come questi in cui manipolare attraverso il web o i social network è semplicissimo, marcare il territorio è quasi un obbligo.
Beyoncè e Jay-Z
Hanno deciso di registrare ufficialmente il nome della figlia, Ivy Blue, e ottenerne così l’esclusiva. dopo aver appreso che l’ufficio dei brevetti aveva già respinto due domande di registrazione di marchi che cercavano di sfruttare il nome della figlia. Il fashion designer Joseph Mbeh, infatti, ha provato a registrare il marchio ‘Blue Ivy Carter NYC’ l’11 gennaio, solo quattro giorno dopo la nascita della piccola, per sponsorizzare una linea di vestiti per bambini.
La seconda domanda è datata 20 gennaio: ‘Blue Ivy Carter Glory IV’, un’ipotetica linea di profumi.
Mbeh si è scusato per aver tentato di sfruttare il nome della bambina. Ad ogni modo non sembrano averla presa bene né Beyoncè né Jay-Z, che hanno quindi deciso di rivolgersi all’apposito ufficio per evitare che si ripetano simili casi.
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