Una delle faide più lunghe ed altalenanti della storia della musica inizia la mattina dall’11 aprile 1983, giorno in cui i Metallica licenziarono Dave Mustaine, oggi leader dei Megadeth, una delle band heavy metal più importanti e di maggior successo al mondo.
La storia di Dave Mustaine, chitarrista Metallica
Mustaine, con il resto dei Metallica, era arrivato a New York da un paio di settimane convinto di lavorare alla pre-produzione del loro primo albumd, Kill ‘Em All. Da poco più di un anno militava nel quartetto di San Francisco come chitarrista solista e, indubbiamente, miglior compositore del gruppo.
Per comprendere il suo talento basta prendere il demo No Life ‘Til Leather e leggere i nomi degli autori dei brani che valsero ai Metallica il contratto discografico con la Megaforce: quattro su sette erano firmati da lui.
Dave Mustaine esce dal gruppo!
Mustaine avrà pur saputo scrivere grandi canzoni heavy metal ma ignorava quanto i suoi compagni lo detestassero. Questi infatti – Lars Ulrich alla batteria, James Hetfield chitarra ritmica e voce e Cliff Burton al basso – stufi dei suoi modi aggressivi, sia da sobrio che sotto l’effetto di alcool e droghe varie, avevano deciso, ancora prima di partire per New York, di farlo fuori dal gruppo.
A dargli la notizia, dopo l’ennesima nottata di eccessi di ogni tipo, fu Ulrich, il quale, di prima mattina e senza troppe cerimonie, gli comunicò che era stato licenziato.
Musica Metallica: l’eredità di Mustaine
La sua liquidazione per i servizi resi alla band?
Un biglietto d’autobus di sola andata per Los Angeles che sarebbe partito in poco più di un’ora. Dire che Mustaine non la prese bene sarebbe riduttivo. I Metallica avevano i numeri per essere la next big thing della scena heavy metal americana e il fatto di essere cacciato da un gruppo proiettato verso il successo, poco prima della pubblicazione del tanto agognato album di debutto, un vero e proprio sogno che si realizzava, fu un colpo durissimo, pure al netto dei terrificanti postumi della sbornia e la prospettiva di quattro scomodissimi giorni di viaggio in bus verso la California.
Raccolte le sue cose, nel congedarsi dai suoi ormai ex compagni proferì poche ma perentorie parole:
non azzardatevi ad usare nessuna delle mie canzoni.
Certo, come no… poche ore dopo, su un ben più confortevole aereo di linea, atterrò a New York Kirk Hammett, il nuovo chitarrista con il quale i Metallica registrarono il loro storico primo album.
Metallica canzoni: da Mustaine a Hammett
Quando, tre mesi dopo, Kill ‘Em All arrivò nei negozi di dischi, Mustaine non solo scoprì che il suo imperativo era stato completamente ignorato, senza il suo permesso i Metallica avevano incluso quattro brani – The Four Horsemen (The Mechanix con titolo e testi nuovi), Jump in the Fire, Phantom Lord e Metal Militia – di cui aveva scritto ogni nota, ma che agli autori di quelle composizioni fu aggiunto – senza alcun merito – pure Lars Ulrich, l’odiato fautore del suo licenziamento.
Nei due anni successivi, mentre cercava di mettere in piedi la sua band, Mustaine poté solo stare a guardare mentre i Metallica iniziavano quella ascesa che li avrebbe portati a vendere ben 100 milioni di dischi e diventare una delle band di maggior successo nella storia della rock.
La rinascita con i Megadeth
Quando finalmente i Megadeth arrivarono ad esibirsi dal vivo, fu l’inizio di una nuova e ricorrente umiliazione firmata dai suoi ex compagni: dover spiegare ad ogni concerto che The Mechanix era un suo pezzo e non una scopiazzatura della ben più famosa The Four Horsemen.
Insomma, ce n’era abbastanza per dare inizio ad una faida a mezzo stampa e aule di tribunale che si sarebbe protratta, tra alti e bassi, per i successivi quarant’anni.
Metallica album: la diatriba sui credit
Se nel 2011 sembrava che i rapporti tra gli ex compagni si fossero normalizzati, grazie ad una catartica esibizione di Dave Mustaine con i Metallica al The Filmore di San Francisco durante i festeggiamenti dei 30 anni di attività della band e la partecipazione dei Megadeth, assieme a Metallica, Slayer e Anthrax, al Big Four, un tour celebrativo della scena thrash metal americana anni ’80, ci volle veramente poco per far precipitare di nuovo la situazione.
A riaprire le vecchie ferite furono di nuovo le quattro canzoni scritte da Mustaine e attribuite dai Metallica anche a Lars Ulrich. Nell’aprile del 2015, in occasione del Record Store Day, i Metallica pubblicarono una riedizione limitatissima su musicassetta di No Life ‘Til Leather e poco dopo James Hetfield contattò Dave Mustaine per discuterne l’eventuale pubblicazione in un’edizione più estesa su CD, vinile e box da collezione.
Come sappiamo il demo conteneva anche i quattro brani della discordia e, quando Mustaine apprese da Hetfield che Ulrich non aveva intenzione di rinunciare alle pretese su di loro, ne bloccò la pubblicazione.
Spiega Mustaine:
Le trattative si interruppero perché Lars voleva i credit su due canzoni di cui avevo scritto ogni nota e parola. Ho i messaggi e ho passato la mano.
Se infatti nel 1983 lo squattrinato Mustaine si trovava in una posizione di debolezza per mettersi a fare questioni di principio sui diritti di quei quattro brani – un calcolo approssimativo valuta comunque in circa 2 milioni di dollari le royalty che ha ricevuto negli anni – oggi, con quasi 40 milioni di dischi venduti, può pure permettersi di rivolgere un bel dito medio virtuale a Ulrich e soci spiattellando alla stampa i motivi della sua scelta.
Non ho alcuna intenzione di dare a Lars i miei credit, e quindi non farò parte di questo progetto. Ho scritto tutta Mechanix, tutta Jump In The Fire, per me può andarsene a quel paese. E per quanto riguarda Phantom Lord, io ho scritto ogni nota della musica e James [Hetfield] tutte le parole. Quella è 50/50 tra noi due. Se James vuole dare la sua percentuale a Lars perché ha paura di lui, sono fatti suoi. Io non ho paura di Lars Ulrich, e la mia parte non gliela do. Stesso discorso per Metal Militia. A Lars Ulrich non do proprio niente … non voglio che abbia i diritti di qualcosa che non solo non ha fatto, ma che non era neanche in grado di fare.
Il commento di Ulrich non si è fatto attendere…
alcune difficoltà inaspettate dal punto di vista legale hanno bloccato il cofanetto di No Life ‘Til Leather e stravolto il modo in cui ci eravamo immaginati il primo capitolo della nostra collana di riedizioni. Per un po’ ci siamo prestati a questo tira e molla ma alla fine James ed io abbiamo pensato non valesse la pena lasciarci trascinare in situazioni spiacevoli, doveva essere l’occasione per celebrare qualcosa e non un pretesto per un braccio di ferro, pertanto ci siamo detti sai che c’è? ‘fanculo. Cominceremo da Kill ‘Em All.
Uno pari e palla a Mustaine…
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