La battaglia legale del marchio Gucci contro Guess
Guess vince ancora una volta la battaglia in corso con Gucci. La Corte europea, l’11 ottobre, ha respinto due dei ricorsi presentati da Gucci nei confronti di Guess.
Il primo concerneva l’attuale registrazione europea del logo Guess con le G maiuscole “a incastro” e stilizzate, mentre il secondo riguardava la domanda per una registrazione internazionale del logo.
La battaglia legale del marchio Gucci contro Guess: il caso giudiziario in corso tra Guess e Gucci risale al 2012
Italia. Tra Gucci e Guess , la disputa si è conclusa in Italia il 2 maggio 2013 dopo che il Tribunale di Milano, in una sentenza di 83 pagine, ha respinto tutte le pretese avanzate dal marchio fiorentino contro Guess.
Inoltre, la Corte italiana ha disposto la cancellazione di alcuni motivi a rombi di Gucci, di alcuni loghi G, e di alcuni modelli di marchi registrati “Flora”. Le registrazioni cancellate includono 3 marchi italiani e 4 marchi commerciali che coprono la ComunitĂ Europea. La Corte ha anche respinto i diritti di Gucci sul logo “G Quadrata”.
La battaglia legale del marchio Gucci contro Guess:Â New York e Parigi.
Nel 2009, insieme a un’azione simile a New York, Gucci ha intentato una causa contro Guess a Milano, la capitale europea della moda.
Le denunce successive sono state depositate a Parigi e a Nanchino, in Cina. I loghi nella controversia milanese erano simili a quelli di New York, come pure le denunce, che comprendevano violazione del marchio, contraffazione e concorrenza sleale.
Il caso di New York si è concluso nel 2012, con Gucci che ha ricevuto un minimo risarcimento dei danni e provvedimenti inibitori ristretti su una manciata di loghi. Ora, la Corte di Milano ha totalmente respinto tutte le richieste avanzate da Gucci.
Il verdetto milanese costituisce una decisione importante, non solo perchĂ© è stata emessa in Italia, paese d’origine del brand Gucci, ma anche perchĂ© la Corte ha dato ragione a Guess in praticamente tutte le principali argomentazioni portate all’attenzione dei giudici dal marchio franco-americano fondato nel 1981 negli USA dai fratelli marsigliesi Marciano, stabilendo che il motivo a rombi e i motivi floreali sono comuni nel mondo della moda e, in particolare, che il popolare pattern del logo di Guess “G Quadrata” (anche con una G sola nell’angolo del rombo) non abbia “niente a che fare” con il modello della doppia G intrecciata di Gucci, una delle principali lamentele presentate da Gucci.
La sentenza ha anche confermato uno dei pilastri fondamentali della difesa di Guess, giĂ espresso nel processo di New York: che non vi fosse alcun fondamento nell’accusa di Gucci che Guess stesse cercando di “Guccizzare” il suo brand o stesse tentando di confondere i clienti e di indebolire il marchio Gucci.
La maison fiorentina, che fa capo a Kering, sosteneva che il logo Guess violasse il suo marchio internazionale ed europeo del logo con la ‘G’. Inoltre, Gucci sosteneva che il logo Guess con la G fosse troppo simile al precedente logo ‘G’.
La battaglia legale del marchio Gucci contro Guess: la decisione della Corte europea
La Corte europea ha respinto le richieste di Gucci di invalidare il logo del marchio Guess e ha sostenuto che i due marchi sono diversi, ordinando alla griffe fiorentina di pagare le spese processuali, incluse quelle sostenute da Guess.
Dopo che i tribunali italiani, americani e parigini hanno respinto le affermazioni di Gucci, è toccato al Tribunale dell’Unione europea esprimersi ulteriormente. Il Tribunale ha condannato le affermazioni della casa di moda di lusso Gucci.
Ha infatti rilevato che i loghi sono stati realizzati con “diverse impressioni visive” e sono stati progettati per rappresentare un “motivo ornamentale astratto”. Inoltre, la Corte europea ha osservato, nonostante i loghi siano basati sulla lettera ‘G’, che non possono essere confrontati e hanno origine da una “struttura completamente diversa”.
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