Intelligenza artificiale significato
L’intelligenza artificiale, anche detta AI, studia se e in che modo si possano realizzare sistemi informatici che siano in grado di simulare il pensiero umano. L’AI apprende dalle esperienze che incontra. Può adattarsi da solo a nuovi input. Può ora imitare il ragionamento umano. Gli assistenti personali dotati di un’intelligenza artificiale come Siri o Alexa, sono in circolazione per servire anche a scopi militari dal 2003.
Intelligenza artificiale pro e contro
L’AI è un’innovazione che presenta diversi vantaggi e svantaggi
Ecco i vantaggi:
- completa le attività di routine con facilità.
- può funzionare all’infinito.
- fa meno errori.
- ci aiuta a esplorare.
Ecco gli svantaggi:
- ha un costo elevato.
- riduce le opportunità di lavoro.
- avrà il compito di prendere le proprie decisioni.
- manca di creatività….oppure no?
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, che ho considerato uno svantaggio, dal punto di vista del diritto d’autore, la sostituzione della macchina all’essere umano provoca non poche problematiche soprattutto ci si chiede chi debba essere considerato il reale autore di un’opera d’arte sviluppata con l’ausilio di una AI.
Intelligenza artificiale esempi
L’ordinanza della Cassazione n. 1107 del 16 gennaio 2023, ha riconosciuto che un’opera creata da AI è equiparabile all’elaborazione di un’opera dell’ingegno e non pregiudica un eventuale apporto creativo da parte dell’autore. I protagonisti della vicenda sono da una parte RAI e dall’altra l’architetto Chiara Biancheri. Ne abbiamo parlato qui.
La fotografia di Boris Eldagsen
L’artista e fotografo Boris Eldagsen risponde al quesito rifiutando il Sony World Photography Award per la sua opera generata con AI. Per Eldagsen, il concorso non poteva ammettere un lavoro realizzato da una macchina. Per gli organizzatori invece non era possibile stabilire in quale misura l’intelligenza artificiale fosse intervenuta.
L’opera presentata da Boris Eldagsen al Sony World Photography Awards si intitola The Electrician . Si tratta di un ritratto, in uno stile vintage anni ’40, di due donne in una posa enigmatica, una rannicchiata sull’altra, con una mano di una terza persona che si protende verso quella davanti.
Fa parte di una serie chiamata Pseudomnesia: Fake Memories, realizzata sottoponendo molte volte i comandi da elaborare a un sistema di intelligenza artificiale. Nel processo, il lavoro è stato alterato utilizzando tecniche specifiche come l’inpainting, che permette di ricostruire le parti mancanti o corrotte di un’immagine, l’outpainting, che estende lo sfondo dell’immagine, e il prompt whispering.
L’episodio riaccende un dibattito dei nostri tempi focalizzato sulla connessione tra intelligenza artificiale e autorialità nell’ambito della creatività, attività considerata specificamente umana.
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