Diritto di immagine e testimonial inconsapevoli: si tratta di due noti personaggi, John Travolta e Andrea Bocelli che sono stati utilizzati per pubblicizzare un resort fantasma. Nel mondo delle celebrity e della contrattualistica succede spesso che il brand venga deluso da qualche comportamento non consono del testimonial al quale ha legato l’immagine.
Ma cosa accade se ad essere lesa non è l’azienda ma la Celebrity?
La domanda sorge a seguito del recente caso che vede coinvolti il cantante Andrea Bocelli e l’attore hollywoodiano John Travolta i cui nomi sono stati utilizzati per promuovere un faraonico progetto lussuoso nelle isole Canarie.
Un progetto fantasma che ha strumentalizzato l’immagine dei personaggi con un’inevitabile lesioni all’immagine e reputazione da parte delle vittime.
C’erano i nomi di John Travolta e Andrea Bocelli a fare da  esca ad un posto da favola. Quel resort lussuosissimo ai Caraibi poteva essere davvero un investimento a tutto tondo. Peccato perĂł che fosse una truffa. Perpetrata ai danni di 200 investitori  e risparmiatori in tutta Italia che avevano affidato somme di denaro (20 milioni di euro in tutto) alla societĂ Puerto Azul International Holding Corp con sede alle Bahamas. La proposta era allettante: prendere parte ad un progetto per costruire un resort vacanze dei ricchi su un atollo al largo delle coste del Belize. Con un piccolo particolare perĂł: che le due isolette dove il complesso sarebbe dovuto sorgere non erano di proprietĂ della sedicente Puerto Azul. Perchè non edificabili in quanto sotto tutela ambientale.
I testimonial finti
IÂ personaggi tirati in ballo come testimonial a garanzia non c’entravano nulla.
Letteralmente “messi in mezzo” durante un evento-spettacolo sulla Costa Azzurra. I nomi dello star system internazionale da John Travolta a Kelly Preston, fino all’italianissimo Andrea Bocelli. Tutti assolutamente ignari della truffa “L’immagine delle star è stata strumentalizzata, erano assolutamente estranee al progetto. Andrea Bocelli in particolare ha dato un contributo cospicuo alle indagini”.
Finite agli arresti sette persone accusate di far parte di un’organizzazione criminale internazionale dedita alla truffa aggravata, appropriazione indebita, abusiva attività finanziaria e bancaria, sollecitazione abusiva del risparmio, riciclaggio, falso in atti e sostituzione di persona.
A capo dell’organizzazione solo due uomini che gestivano una rete di collaboratori, venti dei quali sono stati indagati in questa maxi truffa del resort fantasma. Sequestrati 18 milioni di euro, oltre 26 immobili, quote societarie di 10 imprese, sei macchine e 18 conti correnti. Che giravano fra Italia, Svizzera, Inghilterra, Bahamas, Lussemburgo e Repubblica Dominicana.
Se ti è piaciuto questo articolo e sei soddisfatto delle informazioni che hai ricevuto, puoi lasciare il tuo commento al nostro blog e ai servizi DANDI QUI.
Lo Studio Legale Dandi fornisce assistenza legale in Diritto di Internet. Dai un'occhiata ai nostri servizi oppure contattaci!