Il diritto di autore sul sampling è stata al centro della lunga causa che ha avuto come protagonisti i Kraftwerk.
Campionare registrazioni altrui è lecito oppure no?
Dipende cosa si intende per âcampionare.â In generale non si può prendere una registrazione di altri per realizzare unâopera derivata. Tale diritto spetta al produttore fonografico. Questâultimo ha vari diritti esclusivi sulla propria registrazione, tra cui quello di riproduzione in copie e di elaborazione.
Usare sampling comporta:
- da una parte, lâutilizzo di una registrazione fonografica;
- dallâaltra, se inclusa nel sampling, lâuso di unâopera musicale (cioè del testo e/o della melodia) suonata nella registrazione.
In teoria quindi si dovrebbero ottenere 2 permessi:
- dallâeditore musicale dellâopera (o direttamente dagli autori, se non câè lâeditore), quanto alla musica;
- dal produttore fonografico, quanto alla registrazione (reperibile nei crediti del disco).
I Kraftwerk perdono la causa per il campionamento di âMetall auf Metallâ
Dopo 19 anni, Ralf HĂźtter dei Kraftwerk, ha perso la causa contro il producer hip hop. La causa era stata instaurata per presunta violazione del copyright sul sampling del brano Metal On Metal. La querelle ha avuto inizio quasi venti anni fa. Ralf HĂźtter dei Kraftwerk dichiarò che Mosè Pelham, un produttore di hip-hop, aveva violato i diritti di proprietĂ intellettuale dei Kraftwerk, campionando âMetall auf Metallâ senza permesso per la canzone di Sabrina Setlur âNur Mirâ (1997). Il processo è poi continuato in appello, fino allâAlta Corte tedesca che ha ribaltato il primo verdetto a favore di HĂźtter.
Lâalta corte tedesca ha dato torto ai Kraftwerk. Nel 2012, la corte tedesca si era espressa in favore dei Kraftwerk. Pelham aveva utilizzato il sampling, pur avendo i mezzi per poter registrare il medesimo suono. La corte tedesca ha ribaltato il primo verdetto. Ha sostenuto che i compositori dovrebbero essere in grado di creare lavoro senza rischi finanziari o restrizioni.
Il campionamento è quindi consentito, se non entra in concorrenza diretta e non danneggia finanziariamente i titolari dei diritti dâautore, questo ha stabilito il giudice.
Se lâimpatto sui diritti di utilizzo della proprietĂ intellettuale è âtrascurabile, allora la libertĂ artistica prevale sullâinteresse del proprietario del copyrightâ. Ă lecito campionare brevi frammenti di musica coperta da copyright se ânon competano direttamente con il lavoro che è stato campionatoâ.
Il sampling (non autorizzato) viola il diritto esclusivo connesso del produttore di fonogrammi?
LâAvvocato Generale UE Szpunar (âAGâ), con parere del 12 dicembre 2018 (causa C-476/17 â Pelham GmbH e altri contro Hutter e altri), ha fornito alla Corte di Giustizia UE le sue proposte di risoluzione sulle questioni legate al diritto dâautore legato sul sampling.
Prima questione: il sampling deve essere autorizzato dal produttore del fonogramma originale
LâAG ha dato risposta affermativa a tale questione sulla base dellâinterpretazione dellâarticolo 2 della direttiva 2001/29 che dice che deve essere autorizzata qualsiasi riproduzione âdiretta o indiretta, temporanea o permanente, in qualunque modo o forma, in tutto o in parteâ del materiale protetto. âNel caso del sampling, si tratta di una riproduzione (il piĂš delle volte) diretta, permanente, mediante strumenti e in forma digitali, di una parte di un fonogrammaâ.
Seconda questione: unâopera nuova può essere considerata come eccezione alla regola del consenso? Può dunque essere creata senza lâautorizzazione dellâautore dellâopera originale?
LâAG ha detto che
âlâelenco delle eccezioni e limitazioni ai diritti esclusivi che compare allâarticolo 5 della direttiva 2001/29 non contiene unâeccezione generale, che consenta lâuso di unâopera altrui ai fini della creazione di una nuova opera. Ne consegue che gli Stati membri non sono legittimati a prevedere nel proprio diritto interno una simile eccezione qualora essa oltrepassi le eccezioni previste dalla direttiva 2001/29âł.
Corte di Giustizia dellâUnione Europea si è pronunciata con la sentenza 29 luglio 2019 (causa Câ476/17)
La Corte parte dal presupposto che âI produttori di fonogrammi hanno il diritto esclusivo di autorizzare o vietare la riproduzione in tutto o in parteâ e che âla riproduzione, da parte di un utente, di un campione sonoro rientra nellâambito del diritto esclusivo conferito al produttore del fonogramma.â
Occorre però specificare che non câè riproduzione quando un utente âprelevi un campione sonoro da un fonogramma al fine di integrarlo, in forma modificata e non riconoscibile allâascolto, in un nuovo fonogrammaâ. Dunque un supporto che riprenda la totalitĂ o una parte sostanziale dei suoni registrati in un fonogramma costituisce una copia, per la quale il produttore del fonogramma gode di un diritto esclusivo di distribuzione.
Contrariamente, non costituisce una copia un supporto che, come quello discusso nel caso dei Kraftwer, si limiti a incorporare campioni musicali, eventualmente in forma modificata, trasferiti per creare unâopera nuova e indipendente.
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