Si dice che Marcel Duchamp, nelle sue trasferte in città di mare, volesse sempre alloggiare nei pressi del porto. Il porto di Genova è per eccellenza un luogo di transito per una città di scambi mercantili, interazioni tra genti, quasi sospesa in un eterno presente dove però si sono avvicendate creazioni di nuovi linguaggi. Dalla musica alla poesia, dalle avanguardie alle arti figurative, Genova ha sempre espresso molto.
L’associazione culturale genovese Mossa, da poco costituita, ha l’ambizione di far diventare la città un nuovo polo dell’arte contemporanea, attraverso un progetto di residenze per artisti di varie discipline: arte visiva, musica, poesia, performance.
Mossa è stata fondata da quattro professionisti legati alla città di Genova partendo da una vicenda personale della presidente dell’associazione Claudia Roggero. Claudia, avvocato nel campo del diritto d’autore, nel 2020 perde entrambi i genitori a causa del Covid e da Roma, dove viveva e lavorava, ritorna a Genova dopo l’evento. Le rimane la casa dove lei stessa ha vissuto per molti anni e decide di farla rivivere come un luogo destinato alle arti, ideando il progetto di residenza come omaggio ai suoi genitori, appassionati di cultura. La casa, sede di Mossa, è nel quartiere di Albaro, ritratto da Alessandro Magnasco come idillio fuori porta di prelati e nobiltà cittadina in un dipinto conservato a Palazzo Ducale. La zona, oggi quartiere residenziale genovese, poco prima di Boccadasse, è stata frequentata nel passato da insospettabili come Charles Dickens o Mary Shelley, come documenta Massimo Bacigalupo nel suo Angloliguria.
Mossa ha ideato il suo primo progetto di residenza legandolo al tema della memoria, volendo riflettere attraverso l’arte sul periodo post pandemia e di come questo abbia inciso in maniera indelebile sul singolo e sulla collettività . Titolo della residenza è Variante Minima, termine preso in prestito dall’urbanistica che definisce un intervento di modifica non invasivo, destinato a non agire in maniera irreversibile sullo spazio urbano. L’idea alla base della residenza è infatti quella di far relazionare gli artisti ospiti con il territorio e con la gente che lo abita, interpretando e dando forma a una memoria collettiva utile a pensare e ricostruire un nuovo futuro.
I primi artisti in residenza per Mossa sono stati il duo di poesia sonora composto dal poeta francese Anne-James Chaton e dal musicista inglese Andy Moor. Chaton, borsista a Villa Medici a Roma nel 2021, da anni sviluppa un lavoro sulla parola e il suono nel solco della tradizione di avanguardisti come Henri Chopin, collaborando con musicisti contemporanei del calibro di Alva Noto. Andy Moor è un chitarrista sperimentale, membro della band The Ex, tra le più significative dell’underground europeo. Insieme si sono esibiti a Genova lo scorso Giugno in occasione della serata conclusiva del festival di poesia Parole Spalancate, evento ideato e diretto da Claudio Pozzani con cui Mossa ha collaborato.
In Variante Minima sono presenti anche i fotografi Nausicaa Giulia Bianchi e Francesco Giusti, entrambi con lunga esperienza nel fotogiornalismo internazionale e che nella residenza si esprimeranno attraverso foto fine art.
Per il prossimo 7 Dicembre, Mossa ha invitato il regista Aleem Khan ad una proiezione del suo film After Love, vincitore nel 2021 dei British Independent Film Award e nel 2022 dei BAFTA award. Il film racconta la storia di due donne diverse per fede religiosa e condizioni di vita che si troveranno unite a loro insaputa da un destino comune. L’evento si svolgerà al cinema Nickelodeon di Genova e dopo la visione del film, il pubblico potrà conversare con il regista presente in sala.
Il lavoro degli artisti residenti per Mossa durante il 2022 culminerà in una mostra collettiva prevista per il prossimo Aprile 2023 a Palazzo Grillo, dimora storica nel cuore di Genova, in Piazza delle Vigne.
In arrivo anche degli eventi collaterali alla residenza, come una serie di talk all’interno della programmazione del Museo di Villa Croce, dove i membri di Mossa chiameranno ospiti di vari ambiti culturali della città a: giovani artisti, architetti, insegnanti universitari del Dipartimento di Scienze della Formazione, patrocinante del progetto.
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