La libertà di espressione artistica è un diritto costituzionalmente garantito. Lo sa bene l’artista danese Nadia Plesner che ha realizzato “Darfurnica” un’opera d’arte per il Darfur con una borsa della Louis Vuitton. Il suo pensiero creando l’opera è stato: dal momento che non fare altro che indossare borse griffate e piccoli cani vestiti di rosa, a quanto pare, è sufficiente per diventare famosi ed apparire nelle prime pagine dei giornali, forse vale la pena provare a fare lo stesso con le persone che meritano e richiedono attenzione.
In “Simple Living” ha quindi mescolato la realtà con lo spettacolo e ha fatto stampare il disegno di un bambino africano con una borsa Louis Vuitton e un cagnetto vestito di rosa su t-shirt e poster, che ha venduto per raccogliere fondi per l’organizzazione Divest per il Darfur. Sperava che il disegno aumentasse la consapevolezza sul Darfur e avviasse un dibattito sul linguaggio dei mass media e sulla relazione a volte distorta tra le notizie frivole e quelle importanti del mondo
Louis Vuitton ha citato in giudizio l’artista a causa della borsa che appariva nel suo disegno di Simple Living. La campagna ha cosi ricevuto molta attenzione da parte dei media in tutto il mondo.
“Incapace di permettermi il caso giudiziario alla fine ho deciso di smettere di vendere le mie magliette e di iniziare una nuova campagna per il Darfur, Simple Living 2. L’avvocato che mi ha consigliato durante la disputa legale mi ha detto che se solo avessi fatto una più classica opera d’arte, come un dipinto ad olio, sarei stata in grado di dipingere tutto ciò che mi piaceva.
Questo mi ha dato l’idea di far vivere il ragazzo del Simple Living in una versione moderna del famoso dipinto di Picasso, Guernica, e il mio dipinto Darfurnica è stato completato nel settembre 2010. È stato esposto per la prima volta all’Odd Fellow Palace di Copenaghen nel gennaio 2011 come parte del mio spettacolo INTERVENTION.”
Nel 2011, la Corte dell’Aja ha annullato il provvedimento ex parte contro l’artista danese Nadia Plesner che inibiva l’autrice di riprodurre nella propria opera d’arte “Darfurnica” il design della borsa “Audra” di Louis Vuitton raffigurata nelle mani di un bimbo africano. Il dipinto univa elementi di critica sociale e politica al simbolo della moda per attrarre l’attenzione sulla situazione interna del Darfur. La Plesner vinse la causa contro il noto marchio avendo la Corte dell’Aja giudicato prevalente la libertà d’espressione artistica rispetto all’uso del monogramma multicolore LV.
“Nel giugno 2011 abbiamo ricevuto il verdetto: il primo ordine ex parte è stato schiacciato nella sua entità e ora ero libero di esporre sia Simple Living che Darfurnica. La corte ha anche ordinato a Louis Vuitton di pagare una parte delle mie spese legali.”
Foto: Darfurnica, 2010. Oil on canvas, 350 x 776 cm. Courtesy
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