Il marchio Zù Totò: sarà ricordato per il caffè in cialda

Dopo i marchi del cartello, El Chapo e Narcos, non potevano mancare i prodotti alimentari con il marchio ‘Zù Totò’. Il marchio è dedicato a Totò Riina, il boss di Cosa Nostra deceduto il 17 novembre. Il sito di e-commerce è stato lanciato dalla figlia Maria Concetta e dal genero Tony Ciavarello. L’annuncio: «Iniziamo con le cialde di caffè, una prevendita per raccogliere ordini e capitali che servono per avviarci, visto che ci hanno sequestrato tutto senza motivo».

Ma perchè dovrei comprare le cialde di caffè di Riina? Non saprei. Direi che la trovata di registrare il marchio dedicato a Totò Riina è tanto geniale quanto quella del padre del bambino che, tempo fa, si era intestardito nel voler registrare il nuovo aggettivo petaloso. Io quell’occasione, come in questa, mi chiedo: ma che senso ha registrare un marchio del genere? Qualcuno realmente ha interesse a comprare il caffè dedicato a Riina?

Perchè dovremmo usare l’aggettivo petaloso? Suona male e non lo trovo per niente geniale. A parte il fatto che non credo che a Totò Riina possa essere dedicato neanche un caffè, che senso ha sfruttare l’immagine di un boss che per tutto viene ricordato tranne che per essere stato un intenditore di cibo? Dov’è la brand reputation?

Nel sito si legge:

«Grazie in anticipo della fiducia, attendiamo numerosi i vostri ordini e poi, il tempo di costituire nuova ditta e vi spediremo quanto pre-ordinato. Per ulteriori info: zutotodistribuzione@libero.it». Intanto anche sul suo profilo Facebook, Maria Concetta Riina, figlia del boss, facendo riferimento all’iniziativa scrive: «Il leone è ferito ma non è morto, presto si rialzerà e continuerà a combattere… Come ha sempre fatto, Sempre». L’immagine è rassicurante.

Staremo a vedere. Certo è che a me le iniziative imprenditoriali come questa mi sembrano tanto il frutto di trovate pubblicitarie azzardate e di pessimo gusto (per non dire di peggio). Ma l’importante è che se ne parli!