Registrare come marchio il nome di tuo figlio? Lo hanno fatto Victoria Beckham: ha trasformato la figlia Harper, di soli 5 anni, in trademark per capi d’abbigliamento, make-up e giocattoli. Anche Beyoncè e Jay-Z si sarebbero rivolti allo United States Patent and Trademark Office (letteralmente ‘Ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi di fabbrica’) per registrare ufficialmente il nome della figlia, Ivy Blue, e ottenerne così l’esclusiva. I Beckham non sono solo una famiglia celebre e di enorme successo: ora ogni suo membro è parte di un marchio.
Tutto è iniziato nel 2000, quando David Beckham ha registrato il suo nome, seguito dalla moglie Victoria nel 2002. L’ex Spice ha poi deciso di rendere anche i figli Brooklyn, Romeo e Cruz parte del brand Beckham.
Ma per l’ultima arrivata, Harper, è andata decisamente oltre!
La più piccola di casa Beckham, a soli 5 anni, ora è un trademark registrato. Questo significa che il nome della bambina potrà essere utilizzato per un range specifico di prodotti, in questo caso moda, make-up e giocattoli.
Una scelta di pura apparenza? Non esattamente
La moda ha tolto il sorriso a Victoria Beckham. Il marchio Harper Beckham infatti è stato registrato anche nell’industria dell’entertainment. In questo modo, se la figlia di Victoria volesse iniziare una carriera nella musica o addirittura diventare una stilista come sua madre, con un brand a suo nome, avrebbe la strada spianata nel fashion system (come se non fosse già così!). Dopotutto, è proprio la piccola ad aver ispirato l’ultima collezione di Victoria Beckham in collaborazione con Target.
Un Marchio di fabbrica
La mossa di Vic e David è sacrosanta, ai fini del controllo della propria immagine. Un marchio di fabbrica potente come quello dei Beckham si regge su dinamiche complesse, hanno gli occhi del mondo intero puntato su di loro e, soprattutto in tempi come questi in cui manipolare attraverso il web o i social network è semplicissimo, marcare il territorio è quasi un obbligo.
Beyoncè e Jay-Z
Hanno deciso di registrare ufficialmente il nome della figlia, Ivy Blue, e ottenerne così l’esclusiva. dopo aver appreso che l’ufficio dei brevetti aveva già respinto due domande di registrazione di marchi che cercavano di sfruttare il nome della figlia. Il fashion designer Joseph Mbeh, infatti, ha provato a registrare il marchio ‘Blue Ivy Carter NYC’ l’11 gennaio, solo quattro giorno dopo la nascita della piccola, per sponsorizzare una linea di vestiti per bambini.
La seconda domanda è datata 20 gennaio: ‘Blue Ivy Carter Glory IV’, un’ipotetica linea di profumi.
Mbeh si è scusato per aver tentato di sfruttare il nome della bambina. Ad ogni modo non sembrano averla presa bene né Beyoncè né Jay-Z, che hanno quindi deciso di rivolgersi all’apposito ufficio per evitare che si ripetano simili casi.
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